Avviare un compro oro adottando il franchising come tipologia di aggregazione commerciale, significa investire in una formula chiave per il successo della propria attività. E’ ormai assodato che il commercio di preziosi rappresenta un business di ultimo grido, a conferma del crescente numero di esercizi commerciali appartenenti a questa categoria nelle nostre città. I diversi vantaggi ascrivibili al franchising lo rendono particolarmente appetibile agli occhi di aspiranti imprenditori o di giovani al primo ingresso nel mondo del lavoro.
E’ sufficiente disporre di un piccolo capitale iniziale e di un locale di almeno 15 mq, preferibilmente ubicato in una zona di passaggio all’interno di un centro urbano. Il mercato di riferimento è stabile ed è costituito essenzialmente da privati che intendono impegnare il proprio vecchio oro usato in cambio di una somma di denaro che, esigua o consistente che sia, può solo giovare soprattutto in un’epoca economicamente difficile come quella odierna. Esercitare l’attività del compro oro non richiede di per sè particolari competenze di base in quanto è possibile apprendere direttamente sul campo le varie tecniche operative. Inoltre il pagamento immediato a seguito della vendita di un oggetto prezioso presso un compro oro, favorisce la penetrazione sul mercato di questa realtà commerciale e ne consolida la posizione.
Affiliandosi ad una catena già esistente di franchising oro è possibile beneficiare in primo luogo della notorietà dell’insegna, che costituirà un ottimo biglietto da visita in occasione della richiesta di un finanziamento iniziale verso gli istituti di credito. Forte dell’esperienza e delle credenziali acquisite nel tempo, il franchisor è in grado infatti di negoziare condizioni vantaggiose con le banche sostenendo in questo modo l’avviamento del franchesee. Viste le attuali difficoltà di accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese il coinvolgimento del franchisor può aumentare le probabilità che il prestito sia deliberato. Statisticamente è stato dimostrato che le operazioni di franchising incorrono in minori rischi di fallimento in confronto ad un’attività indipendente. Questo risultato si deve al fatto che il franchisor propone un servizio già affermato piuttosto che un’idea nuova che può rivelarsi fallimentare. Attraverso il franchisor l’imprenditore neofita può riuscire ad ottenere beni e approvvigionamenti a costi contenuti grazie al maggior poter d’acquisto di cui godono tutti i franchisee aderenti alla stessa insegna. Per questa ragione molti accordi di franchising implicano che il franchisee resti fedele a determinate fonti di approvvigionamento.
Un altro incentivo ad avviare un’attività di compro oro in franchising consiste nell’opportunità di usufruire di un’assistenza gestionale, fornita direttamente dal franchisor, che si estende a tutto campo: dalle procedure per la tenuta della contabilità alla gestione amministrativa della location. Nella maggioranza dei casi il franchisee può anche contare su un valido ausilio per lo sviluppo di un piano d’impresa le cui procedure operative sono implementate dal franchisee. Quest’ultima prerogativa riduce sensibilmente i margini d’errore a cui può andare incontro chi manca d’esperienza. Poichè, com’è noto, l’anima del commercio è il marketing il franchisor spesso s’impegna ad investire nello studio di campagne pubblicitarie create ad arte riservando benefici all’intera rete dei franchisee. Le opportunità di franchising sono diverse. Vi sono infatti modelli di impresa facile che prevedono un capitale minimo di € 10.000, spese di avviamento contenute e assenza di ulteriori rischi connessi ad un’azienda in fase di start up oppure esistono progetti che permettono all’investitore di mantenere la propria indipendenza usufruendo al contempo di numerosi privilegi offerti dall’azienda. Qualunque sia la formula scelta aprire un compro oro in franchising è espressione di impegno e professionalità in un settore redditizio quanto gratificante.