Negli ultimi anni, complice anche la crisi, sono stati sempre più gli italiani che si sono rivolti a un compro oro per vendere il loro metallo prezioso usato. In questo modo si è riusciti a far fruttare in maniera semplice e legale le piccole riserve di preziosi che rimanevano inutilizzate in casa. Questo fenomeno è ormai diventato di moda, tanto che appare normale alienare il proprio oro usato per finanziare spese fondamentali, far fronte ai rincari delle bollette oppure effettuare un acquisto voluttuario senza incidere sul bilancio familiare. Il trend del mercato è così positivo anche per il fatto che metalli preziosi come l’oro e l’argento mantengono inalterato il proprio valore nonostante i danni che possono subire, i cambi di proprietà e il passare del tempo. Infatti il valore degli oggetti è dato dalla quantità di metallo pregiato contenuto. In alcuni casi i gioielli possono essere valutati di più o di meno a seconda dello stato di conservazione oppure dell’uso che ne è stato fatto, ma in questo caso vengono ceduti come monili usati destinati alla rivendita. Invece la maggior parte dei compro oro acquista l’oro usato valutando semplicemente la lega di cui è costituito. Bisogna tenere a mente che l’oro puro 24 carati è troppo malleabile per essere utilizzato nel settore orafo: di conseguenza è necessario aggiungere materiali leganti che rendano il metallo più resistente e duraturo. In genere si utilizzano, in percentuali diverse, argento, palladio e rame: a seconda della loro quantità il valore della lega può essere maggiore oppure minore.
Per capire quanto vale il proprio oro usato è necessario controllare la caratura dell’oggetto, in modo da valutare la percentuale di oro puro contenuta. Basta esaminare il punzone impresso in piccolo sulla superficie del metallo, in genere in parti nascoste. Nel caso di gioielli e oggetti di oreficeria molto danneggiati è sufficiente richiedere una valutazione gratuita e senza impegno a un compro oro. Nella maggior parte dei casi si utilizza il cosiddetto saggio alla tocca, che consente di conoscere la composizione della lega. A questo punto si calcola il valore del proprio oro usato in base a quello di mercato dell’oro 24 carati. Per conoscere il prezzo applicato si consulta il sito aziendale dei vari compro oro, così da determinare quale sia la proposta più conveniente.
Infatti bisogna sempre tenere a mente che il valore ufficiale dell’oro puro viene recepito da tutti i mercati che trattano questo metallo prezioso, tuttavia ogni esercizio commerciale fissa autonomamente il prezzo per le leghe. Questo spread è di circa il 30-35% e consente di coprire i costi di stoccaggio e di fusione dei beni e di gestione del negozio. Il divario tra le quotazioni può anche essere del 20% e quindi le persone che si rivolgono ai compro oro e ai banco metalli devono valutare sia l’andamento dell’oro in Borsa che le singole valutazioni. Per fare il confronto basta visionare i siti web dei vari negozi, esaminando con attenzione se il prezzo riportato sia riferito al metallo puro oppure alle leghe.
Per ottenere una transazione conveniente si consiglia di rivolgersi a un negozio affiliato in franchising a un gruppo già affermato a livello nazionale o internazionali. Non solo garantiscono una maggiore serietà e una grande affidabilità, ma possono offrire ai clienti utili e vantaggiosi servizi accessori, in genere fruibili online. Tra questi si ricordano il servizio blocca prezzo per 24 oppure 48 ore consecutive e la valutazione online. In quest’ultimo caso è sufficiente compilare un form composto da alcune maschere intuitive per avere una valutazione abbastanza precisa del valore del proprio oro usato in base alla quotazione ufficiale del metallo 24 carati. Bisogna inserire il peso degli oggetti da alienare (al netto di pietre incastonate) e la caratura. I compro oro affiliati a grandi brand possono offrire prezzi allettanti perché si tratta di marchi di notevoli dimensioni che movimentano grandi quantità di preziosi.