I gioielli d’oro che possediamo sono spesso cimeli di famiglia, ricordi di occasioni speciali e di persone che non ci sono più.
Separarsi da essi può essere un’operazione dolorosa. Per questo dobbiamo farlo nel migliore dei modi, assicurandoci che vengano valutati con correttezza e professionalità.
Non svendete i vostri ricordi! Grazie a questi semplici accorgimenti, potrete dare il giusto valore ai vostri preziosi senza incorrere in fregature.
Stabilire il valore di un gioiello d’oro non è cosa semplice.
Su internet possiamo trovare facilmente la quotazione dell’oro in tempo reale, ma non è un valore a cui possiamo riferirci. La quotazione sul mercato internazionale, detta anche fixing, si riferisce soltanto al prezzo dei lingotti a 24 carati.
Cosa significa? Il carato ci indica quanti parti di un oggetto sono composte d’oro.
Il carato si misura in ventiquattresimi. Un lingotto a 24 carati è composto interamente d’oro purissimo, mentre uno da 12 sarà composto per metà d’oro, e per metà di qualche altro metallo.
I gioielli non sono mai a 24 carati. Questo perché l’oro è un metallo estremamente malleabile, e deve essere miscelato ad altri materiali per renderlo più resistente. Altrimenti sarebbe impossibile da lavorare!
Potete verificare voi stessi il valore del vostro oro controllando la punzonatura. Si tratta di una sigla incisa sul gioiello, che specifica la purezza dei suoi materiali.
La punzonatura può essere in millesimi (il cosiddetto “titolo”) o in carati. Nel primo caso troverete un numero preceduto da un puntino, come .750 o .916. La cifra indica la quantità di oro espressa in millesimi: un anello marchiato col numero .750 è composto al 75% di oro, e per il restante 25% da altri metalli come rame o bronzo.
Il carato indica la purezza dei materiali in ventiquattresimi. La punzonatura in carati è un numero da 1 a 24 succeduto dalla lettera k, come 18k o 9k.
Il vostro gioiello non ha punzonatura? Allora forse non è così prezioso: secondo la legge italiana ogni orafo deve apporla alle sue creazioni. Un gioiello privo di sigla probabilmente non è d’oro, ma semplicemente placcato.
Tenetevelo pure stretto, quindi: per quanto sia bello, sul mercato non varrebbe un granché.
Una volta capito quanto oro c’è esattamente nelle vostre collane, non resta che pesarle per poter fare un po’ di calcoli.
Utilizzate una bilancia decimale, che vi assicurerà una buona precisione. Attenzione, però: eventuali gemme preziose non vanno conteggiate, e dovrebbero venir estratte prima della pesatura. Anche quelle potranno venir rivendute, seguendo criteri ben diversi dalla compravendita del metallo. Informatevi se i compro oro della vostra zona trattano anche in pietre preziose.
Ora che conoscete il valore approssimativo dei vostri gioielli, è giunto il momento di venderli. Ma a chi rivolgersi?
La strategia migliore consiste nel visitare i compro oro della vostra città, ascoltare le varie offerte e scegliere la più conveniente. Il valore dell’oro è univoco, ma negozi diversi si trattengono percentuali diverse sui loro acquisti. Occhio alle fregature!
Le grandi catene di compro oro come Oroelite, offrono maggiori sicurezze, oltre a servizi interessanti come il blocco prezzo online.
Nei siti di queste aziende potrete controllare il prezzo dell’oro in tempo reale. Se il valore vi soddisfa, potrete “bloccare il prezzo” del metallo prezioso. Significa che recandovi in negozio nelle 24 ore successive, l’oro vi verrà valutato al prezzo da voi visto sul sito.
Il sistema permette di proteggersi da improvvise fluttuazioni del mercato, che potrebbero farvi perdere un mucchio di soldi.
Un altro simpatico servizio offerto dalle grandi catene è la condivisione sui social network. Mettendo il classico “mi piace” su Facebook o condividendo il link su Twitter, Google plus o altri social, potrete ottenere una valutazione più alta dei vostri preziosi.
L’azienda ci guadagna in pubblicità, voi ne ricavate moneta sonante. Buona vendita!